:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Salvatore Pizzo
Ceneri di novembre

Sei nella sezione Commenti
 

 Salvatore Pizzo - 12/11/2016 17:25:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

x Elisa:
Molto bello anche per me leggerti, mia cara Elisa...
Grazie infinite anche per la lettura come sempre entrante nel cuore
dei miei umili versi con generosità ed acume......
Un abbraccio d’immenso...

xSilvia:
Grazie infinite mia dolce Silvia per il gradimento sempre molto generoso e lusinghiero. A te un abbraccio e l’augurio per un fine settimana dei migliori...

 Silvia De Angelis - 09/11/2016 18:37:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Nel cercare il più possibile la logica e il senso della vita, a volte ci si allontana, a forza, da ricordi profondi e dai luoghi ad essi molto vicini...
Ho apprezzato molto questa tua, un caro saluto Salvatore,silvia

 Elisa Falciori - 09/11/2016 18:15:00 [ leggi altri commenti di Elisa Falciori » ]

Sono ceneri sparse le divergenze della vita, quando si vive tra geometriche realtà e incompiute necessità di conoscenza.
Resta solo un vuoto interiore, quello che porta lontano dai riti e anche dai ricordi...
Una riflessione malinconica che si espande nella grande significativa chiusa.Sempre bello leggerti!

 Salvatore Pizzo - 09/11/2016 16:10:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

x Elsa:
Grazie infinite mia cara Elsa per questa lettura molto sentita e sentimentale. Del resto sembra che sia il tempo stesso a spogliarci, come ben tu fai intendere, anche di quel dolore che ci ha accompagnato lungo l’esistenza,facendo sì che, i luoghi deputati ad accoglierci si risolvano come non-luoghi di sola pietra e nulla anima...
Un più che caro saluto e grazie ancora...


x Franca:
Un inchino alla tua lettura, mia cara Franca: pur con il singhiozzo fastidioso m’inchino, singhiozzante non solo in versi, per la bellezza e profondità delle tue parole...Scherzi a parte:spesso mi rendo conto del fatto che possano suggerire un effetto"singhiozzante", nello scorrere, questi miei umili versi. La cosa può risultare anche spiazzante. Però a me piace molto proprio l’idea di suggerire questo effetto nel lettore. Alle volte immagino ed ho provato anche a scrivere, dei versi che potessero dare l’idea delle stelle cadenti. Prima o poi troverò il tempo per pubblicarne almeno alcuni, nella speranza che, anche tu, possa leggerli e darmene una tua impressione. Mi piace che, i versi, li si possa vedere come lampi che illuminano per poi sparire. Un po’ come certe idee che ci si palesano luminose, prima di sparire nel cuore della notte del nostro travaglio interiore.
In fondo, la poesia cos’è se non un fiorire di idee che partoriscono emozioni? Idea è la parola che cerca di stabilire un ponte tra il sentire e l’oggetto che ispira. Idea dunque ne è la rappresentazione per verba, in questo caso di una riflessione sul nostro rapportarci al luogo ove custodiamo i nostri morti. Un luogo di frontiera, oserei dire, in cui il non ritrovarsi, è fonte di sconforto se non addirittura di afasia...
Grazie infinite per lo stimolo preziosissimo alla riflessione ed un più che caro saluto...

 Elsa Paradiso - 08/11/2016 08:08:00 [ leggi altri commenti di Elsa Paradiso » ]

Pace che porta a una pace proprio dove si conserva il dolore che il tempo pietrifica.
E a mano a mano che la vita avvicina alla foce... nemmeno questo rimane.
Triste e vera, mentre e ti rileggo qui ... volentieri.
Ciao W.

 Franca Alaimo - 06/11/2016 23:56:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Mi sembra che Salvatore Pizzo abbia un modo del tutto personale di legare, attraverso la composizione spesso singhiozzante dei suoi versi, un insieme di idee che sgorgano l’una dall’altra; in questo caso il tema della cenere, e, dunque, della morte e della relazione fra i vivi e gli scomparsi, fra i luoghi dei primi (le città) e dei secondi (i cimiteri): quest’ultimi sembrano perdere ogni significato sacro e mostrarsi nellaloro più nuda e desolante concretezza.